mercoledì 8 agosto 2012

I'm back .. with wood ;)

Ciao!!
Chiedo venia, è un bel po che non apro il blog. Ma ringrazio le persone che hanno deciso di seguirmi ^_^

Diciamo che in questo periodo non sto creando molto, manca la voglia (visto il caldo), mancano materiali..e ovviamente i soldi per comprarli :D
Ma quando ti trovi davanti una tavola di compensato inutilizzata, scatta la lampadina!
Soprattutto quando in casa è presente un trapano a tazza, materiali per decorare il legno e tanti stampi per scrapbooking che una dolcissima fanciulla ha deciso di donarti!


Per la realizzazione, quindi, mi sono serviti;
- una tavola di compensato da 5mm;
- trapano a tazza (mio padre ha diverse punte, io ho utilizzato quella da 4cm e da 5cm di diametro)
- stampi per scrap e relativo tampone nero;
- carta vetro di tre misure (120 - 400 - 1200);
- dremel, per poter creare un forellino;
- colorante per legno concentrato;
- vernice all'acqua come finitura finale.

Una volta ottenuti tutti i tondini, ovviamente ho fatto sparire le sbavature, purtroppo questo compensato non si presta bene al tipo di lavorazione (pare che il pioppo si tagli male lasciando tutti i pezzettini attaccati, che bisogna staccare con cura, per evitare di rovinare l'intera creazione), prima a mano e poi passando la carta vetro per render lisci i bordi.
Successivamente ho diluito il colorante in poca acqua e con l'aiuto di un pennellino l'ho steso su tutta la superficie (davanti e dietro, in modo da render uniforme la lavorazione). Volendo se l'effetto scuro non piace, questo passaggio è facoltativo ^_^
In 12h il colorante è asciutto, così si può passare allo stampo. Io ho utilizzato due tipi di stampi, uno con fiorellini di ciliegio e uno coi gufetti :)
Anche qui è meglio far asciugare per bene il colore, onde evitare che questo venga tirato via dalla vernice di lucidatura..



Una volta asciugato anche il colore del tampone, si può passare alla verniciatura finale..
Anche questo passaggio è facoltativo, ma noto che lucidandoli il colore del timbro e del colorante risaltino molto di più. Questione di gusti ^_^


..e una volta completati tutti i passaggi, non vi resta che montarli come più vi aggrada ;)

In questo modo io ho riciclato una lastra di compensato che prendeva polvere da circa un anno!

Alla prossima!!
Sara


sabato 12 maggio 2012

Orchidee vs Luce..

Questo post non ha nulla a che vedere coi precedenti, ma si tratta pur sempre di una mia passione. =)

Sono anni che tento di coltivare Orchidee con scarsi risultati, pur leggendo ed informandomi torno a riscontrare sempre gli stessi problemi; una volta sfiorita, la pianta non emette più steli ma solo foglie o, nella peggiore delle ipotesi, la pianta muore.
Qualche tempo fà acquistai una Phalenopsis che mantenne la fioritura per quasi 6 mesi (marzo - settembre), continuando a creare una gemma dopo l'altra, fino a quando, nonostante innaffiature e vaporizzazioni, la pianta è totalmente seccata. Non nego che la cosa ha seccato parecchio anche me, principalmente perchè non sapevo dove stessi sbagliando!
Con l'arrivo di una nuova Phalenopsis mi sono decisa a riprendere qualche lettura, imbattendomi in questo blog; Orchidiofilia ! (vi consiglio vivamente di darci un'occhiata perchè ha un sacco di informazioni utili.)

Ho scoperto così che il problema principale non sono le innaffiature o le vaporizzazioni ma è la luce!
Phalenopsis e Cambria, al contrario del Cymbidium, amano una luce meno intensa..una luce soffusa! Perchè la luce diretta tende a scottare le foglie.
Un solo problema, la mia finestra riceve luce diretta gran parte della giornata e sul balcone solo le prime ore della giornata.. che si fà?!
Si scherma la finestra!
Ma come?!..

Cosa ho utilizzato:
Come base d'appoggio, la mia finestra. Di base ha già una zanzariera, che scherma in modo molto leggero la luce.



Una vecchia zanzariera e del velcro.
Dal ferramenta si trovano questi kit, completi di zanzariera, velcro e pesi per tener ferma quest'ultima.
Dopo aver fatto la prova con la zanzariera però, mi son resa conto che la schermatura non era ottimale.
Così ho deciso di utilizzare una vecchia tenda, aggiungendo al velcro un pò di nastro biadesivo.

Ho sistemato il velcro..


.. e sistemato la zanzariera per controllare se l'altezza fosse adatta a coprire interamente la pianta..


Una volta appurato che l'altezza andava più che bene, ho levato la zanzariera e l'ho sostituita con una vecchia tenda.
La tenda è stata fissata anche con degli spilli, in modo da tener il tutto ben saldo :)



Foto dimostrativa che la tenda scherma meglio la luce, della zanzariera ^_^


Questo per dimostrarvi che con poco.. si può fare molto! Come sempre del resto. ;)

E con questi piccoli accorgimenti e qualche vaporizzazione in più, posso finalmente dire di avercela fatta!!!
Questa è una Phalenopsis che ci è stata regalata l'anno passato, sfiorita dopo poche settimane e che ha continuato a creare nuove foglie.. ma ieri mi sono accorta che sta mettendo gli steli!
Ne ha due visibili e, forse (dico forse perchè potrebbe trattarsi di una radice in nascita), ne nascerà un terzo!


Alla prossima! ^_^
Sara


mercoledì 14 marzo 2012

Diffidate..

..da messaggi come questo! 

"Care sorelle creative, la vostra attività a livello hobbistico comprende la vendita di oggetti acquistati e rivenduti che siete pregate di far sparire dalle vostre pagine oppure siete pregate di farvi il mazzo e aprire una partita iva. Non vi disturbo più, almeno in prima persona".

Questa persona sta inviando a random questo messaggio.
Le destinatarie sono creative, le più svariate, che di fronte a questo messaggio non sanno che pensare!
Per il discorso fatto nel post precedente, avete capito che la P.I. in alcuni casi non è necessaria! Serve se volete esser sicure che nessuno vi possa romper le scatole, in parole povere!
Ma, non serve se il vostro guadagno (in un anno) non supera i 6 mila €. (cifra che è stata modificata nel corso dello scorso anno, prima la soglia minima era pari a 5 mila € annui)
Questo però non vuol dire che voi siate evasori fiscali! Perchè l'unica cosa che vi viene richiesta e di rilasciare una ricevuta non fiscale (blocchetto acquistabile in negozi quali Buffetti o qualsiasi altro negozio che venda materiale per ufficio vario), da compilare e consegnare al vostro cliente, qualora vi sia una vendita. Da quello che ho capito la ricevuta non fiscale deve esser accompagnata da una marca da bollo, ma non mi è chiara la situazione, su questo mi devo ancora informare, io per il momento ho il mio blocchetto di ricevute non fiscali che compilo col mio codice fiscale, il prezzo e il prodotto venduto.

Avere quindi una P.I. all'attivo, significa dichiarare che quello che vendiamo (e di conseguenza il guadagno ricavato) è il nostro unico sostentamento. Con quello noi ci viviamo, quindi ci paghiamo bollette, affitto e spese varie.
Al contrario, esser un'hobbista/creativo/artigiano/artista riconosciuto dalle varie associazioni (quindi privo di P.I.) dichiara (è una cosa sottintesa) che il guadagno ricavato non serve al suo sostentamento.
Molti hobbisti, infatti, hanno un lavoro alle spalle e quello che fanno serve solo e semplicemente per reintegrare le spese dei materiali (compro, vendo e ricompro i materiali che mi servono).

Suppongo che la persona che sta diffondendo tale messaggio, si sia ritrovata di fronte persone con false licenze o più semplicemente non è informata a sufficienza sulla questione..

E' bene informarsi soprattutto in situazioni così delicate anche per capire cosa fà al caso nostro.


Alla prossima, Sara.


Ps. : ricordando a tutte voi, che esser un creativo o un artigiano, vuol dire dare vita ad un materiale qualsiasi e non comprare un oggetto già pronto e rivenderlo spacciandolo per nostra creazione. Se volete vendere materiali finiti, mi spiace informarvi che, in questo caso, la P.I. diventa necessaria.

sabato 3 marzo 2012

Mercatino? Si! Partita Iva?! No, grazie!


NB: in questo post si parlerà di come poter partecipare esclusivamente ai mercatini artigianali e non ai mercati rionali, quest’ultimi vengono regolati in maniera differente e richiedono obbligatoriamente P.I., autorizzazioni da parte del Comune per il  suolo pubblico ed emissione di ricevuta fiscale (scontrino).

Quante/i di voi, prima di un mercatino hanno iniziato a chiedersi se per potervi partecipare necessitavano di P.I.? Di dover emetter fattura!? Di dover pagare il suolo pubblico?!
Immagino almeno il 90% di voi (ovviamente faccio parte di questo 90%).
In realtà se siete operatori del proprio ingegno (OPI) o artigiani che vendono in maniera occasionale, queste cose non vi servono.
E’ un argomento ancora poco chiaro, ma che sta prendendo piede poco alla volta, molti si prodigano per far capire, a chi ancora non sa, come e cosa deve fare in queste situazioni.
Mettete però in calcolo, che ogni Regione ha dalla sua leggi differenti, che vengono modificate a vantaggio del Comune ogni volta che questo lo ritiene necessario. Nell’ultimo periodo, infatti, alcune Regioni, han deciso che, nonostante voi siate semplici creativi (inteso come hobbisti), dobbiate disporre di P.I. per poter partecipare ad un mercatino artigianale. Questo comporta una spesa alle volte eccessiva, per una persona che vede quella creazione come hobby, da fare nel tempo libero e non come fonte primaria di reddito. Insomma, in questi termini il gioco non vale la candela.

Per farvi capire vi lascio questa nota di Stefano Cantini, dove spiega cosa vorrebbero fare in realtà.
https://www.facebook.com/notes/stefano-cantini/artigianato-opi-e-partita-iva/10150493797396792

Ora, io ho fatto mercatini per quasi tre anni, sempre sotto l’Associazione Nazionale Arti & Mestieri o tramite associazioni Comunali (es. Proloco) che permettevano l’ingresso ai soli artigiani/hobbisti. Tutto questo mi tutelava da eventuali problemi, fortunatamente mai presentati. Ma ho avuto modo di legger in giro che non tutti sono stati sempre così fortunati, ad alcuni è stata confiscata la merce, con multe altissime da pagare. Questo perché?! Perché alle volte, nemmeno le forze dell’ordine sanno come comportarsi, non conoscono le leggi che regolano queste cose e preferiscono agire al posto di lasciar perdere.
Quindi prima di incappare in queste cose è bene informarsi!

Le possibilità sono molte:
  • armarsi di santa pazienza e cercare Associazioni che organizzano mercatini nelle vostre zone;
  • munirsi di autocertificazione;
  •  richiedere certificazioni al proprio Comune di residenza (varia da Comune a Comune);
  • tesserarsi come Operatore del Proprio Ingegno (se la vostra Regione lo permette).

Ma se non si vogliono problemi, l’ultima spiaggia è la P.I. come libero professionista. Altre tipologie non vengono consigliate per via dei costi (se siete interessati/e all’apertura di una P.I. rivolgetevi ad un commercialista spiegando la vostra situazione, lui saprà sicuramente come indirizzarvi.).


Autocertificazione

Vi copio-incollo quella che, gentilmente, Laura L. ha reso pubblica.

Io sottoscritto/a , nato/a _ _  ___ il____________ , residente a _______________________________________________
consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 del d.P.R.  28.12.2000 n.445, in

caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi


DICHIARO


Di non essere iscritto/a all’albo degli artigiani, di esporre e/o vendere oggetti di mia creazione intesi come "opere del proprio ingegno a carattere creativo", di creare oggetti, (descrizione tipologia creazioni) , senza la necessità di autorizzazione amministrativa ai sensi dell’art. 4, comma 2, lettera h, del D. Lgs. N. 114 del 31.03.1998.


Sono consapevole che ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000, in caso di false dichiarazioni

accertate dall’amministrazione procedente verranno applicate le sanzioni penali previste e la decadenza dal beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non veritiera.


Sono a conoscenza che la mancata accettazione della presente dichiarazione, quando le norme di

legge o di regolamento ne consentono la presentazione, costituisce violazione dei doveri d’ufficio (art. 74 del D.P.R. 445/2000).


Ai sensi dell’art.10 della legge 675/96, i dati personali forniti dal sottoscritto dovranno essere trattati,

dall’ente al quale la presente dichiarazione viene prodotta, per le finalità connesse all’erogazione del servizio o della prestazione per cui la dichiarazione stessa viene resa e per gli eventuali successivi adempimenti di competenza. Mi riservo la facoltà di esercitare in qualunque momento i diritti di cui all’art. 13 della legge

stessa.

Letto, confermato e sottoscritto

Questa autocertificazione dovrà esser sempre con voi, in ogni mercatino! Nel caso dovessero insorgere dei problemi, mostrate questa.


Diventare OPI

Per poter diventare OPI, come dicevo sopra, bisogna rivolgersi al proprio Comune, non sono a conoscenza se tutti aderiscano a tale iniziativa, ma il Comune di Torino si.
Questi sono i moduli che vi serviranno per potervi tesserare.
(ripeto, questa modulistica è valida solo per il Comune di Torino)




Per maggiori informazioni vi consiglio di visitare questo sito http://www.armesma.it/



Un ulteriore approfondimento sulla annoverata questione P.I.
https://www.facebook.com/groups/137111953354/permalink/10150608507478355/

Ringraziando il gruppo ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARTI e MESTIERI MANUALI CREATIVI in STRADA (click per raggiungere la pagina!) per avermi permesso di copiare alcune parti che compongono questo post, vi suggerisco di iscrivervi se volete continui aggiornamenti su questa situazione, in continuo sviluppo!
Nella speranza che il tutto possa esservi utile!
Alla prossima ;)

Sara

 


venerdì 17 febbraio 2012

Il “caso” Perles&Co

Parte seconda.
Questo post è in collaborazione con Le Creazioni di Hika

NB: questo post sarà molto lungo, se avete tempo e voglia, prendetevi una tazza di tè o di caffè e preparatevi alla lettura infinita!

Riassumendo le puntate precedenti.
In questo post promettevo di invar loro una mail, era troppo tempo che rimandavo. La mail al servizio clienti è stata inviata!
Di seguito troverete che cosa mi è stato risposto dal servizio clienti del sito, una piccola sorpresa e conclusioni finali!

L’inizio della fine…

Salve, vi scrivo in merito ad un mio ordine effettuato sul vostro sito il 25/08/2011 fattura n° 751618.
In questo ordine presi 4 stampe per orecchini ->
http://www.perlesandco.com/Stampa_Orecchino_mm_40x18_argentato_x1-p-2159.html
A Novembre (sempre del 2011 - esattamente due mesi dopo l'acquisto) mi sono resa conto che le vostre stampe, come molti altri Vostri materiali, hanno subito un cambiamento.
Le stampe hanno assunto un color ruggine e gli anellini o sono anneriti o hanno, anche loro, assunto un color ruggine.
Sono giunta alla conclusione che il materiale da Voi messo in vendita è semplice rame rivestito, e se così fosse, dovreste scriverlo nella descrizione del prodotto, anche perchè, a questo punto, il prezzo di vendita non equivale alla qualità del prodotto!!!!!
Mi dispiace quindi informarvi che non acquisterò più da voi, perchè anche se quasi 700 € di ordini effettuati sul vostro sito non fanno di me la vostra migliore cliente, i pezzi da me prodotti con questi materiali hanno suscitato lamentele da parte di chi li ha acquistati.
Cordiali saluti, Sara *******
A dimostrazione di quel che vi sto dicendo, allego delle foto fatte alle Vostre stampe.


Dal servizio clienti, ottengo questa risposta..

Salve Sara,
Prima di tutto, siamo molto sorpresi dal tuo messaggio, per quanto riguarda queste stampe. Infatti si tratta di prodotti italiani di ottima qualità e con i quali non abbiamo mai avuto problemi. Per favore, potresti indicarmi come le hai guardate fino ad ora, in che condizioni ? Sei stata al mare, in piscine, c’è stato contatto con la sabbia ? Poi dici che « molti nostri articoli cambiano ».
Per favore, potresti precisarci quali ?

E’ ovvio che rispondano così per.. pararsi un tantino le chiappe!

“Salve Thomas,
Queste stampe non sono state a contatto con sabbia, sale, cloro o altro. Sono stati montati come orecchini e portati in 3 piccole fiere/mercato per poter esser venduti. L'unica cosa a cui sono stati in contatto è la normale umidità esterna. Entrambe le coppie hanno assunto tale colorazione.
Gli altri Vostri materiali di cui parlo sono gli anellini di diverso formato (Anneux Ouverts da 3x0.5mm, 4x0.6mm, 5x1mm, 5.5x8mm, 7x1mm). Nella precedente mail vi ho scritto che anche loro col tempo hanno cambiato colorazione, chi assumendone una nera, chi dorandosi o diventando color ruggine.
Ripeto che, questi materiali l'unica cosa con la quale son venuti a contatto è l'umidità esterna, dato che le fiere a cui partecipo sono all'aperto, ma una volta terminate le fiere tutti i prodotti realizzati vengono riposti in appositi contenitori.
Se della semplice umidità riduce in questo modo i Vostri materiali, scusate se mi permetto, non vedo tutta questa "ottima qualità."
Vi ringrazio in ogni caso per la risposta.”



Salve Sara, A parer nostro, gli articoli sono stati troppo all’aperto e non avrai preso le massime precauzioni per proteggerli perché ancora una volta, non abbiamo avuto mai nessun problema con questi prodotti.

Ovvio, colpa mia.. assumersi mezza responsabilità anche voi, no eh?

Thomas,
tengo a precisare che i mercatini a cui ho partecipato, hanno una durata massima di 8 ore una volta al mese, nel restante periodo gli oggetti sono sigillati in buste a zip e messi all'interno di appositi contenitori e vengono riposti in una delle stanze della mia casa, non vengono tenuti costantemente all'aperto o a fonti di umidità. Quindi bastano 8 ore al mese a ridurre i Vostri materiali in questo modo?! Se pensate che un gioiello può esser portato anche 12 ore in una giornata a contatto con la pelle e di conseguenza esposto alla sudorazione naturale e agli agenti atmosferici.. a quei materiali, cosa accade?!?!?!
Da notare che solo i materiali esposti hanno subito un cambiamento, perchè quelli non ancora utilizzati hanno conservato le loro caratteristiche iniziali.
Quindi se voi non avete mai avuto problemi, sono la prima a farvi presente che il problema c'è e sussiste!
Volevo solo avvertirvi della cosa, per evitare spiacevoli conseguenza anche con altri clienti, ma pare che da parte Vostra non vi sia interesse alcuno.
E visto che non ve n'è da parte vostra, non ve n'è sarà nemmeno più da parte mia.
Sara”

Ora arriva il bello…

Salve Sara,
Potresti ritornarci questa merce per favore ? Così se ci saranno difetti ti remborseremo questi articoli e ovviamente le spese d’invio. Grazie anticipatamente.
Non esitare a contattarmi per qualsiasi dubbio o suggestione.
Saluti cordiali.
A presto su Perles&Co

Dopo questa mi sono rifiutata di rispondere!
Io vi dovrei “ritornare” tutti i materiali, ivi compresi quelli già venduti?! Quelli regalati?! Per cosa?! Perché così possono controllare ciò che sto dicendo, già testimoniato con foto?! E solo nel caso in cui noti il difetto mi rimborsi?! Stiamo scherzando?!
Ci tengo a precisare una cosa, io non ho scritto loro queste mail per farmi rimborsare i materiali che nel tempo si sono deteriorati. Come avevo scritto, ci tenevo ad informarli che alcuni materiali acquistati da loro avevano cambiato aspetto, non ci vedevo nulla di male in tutto questo. Ma per quello che mi han risposto, pare stiano mettendo in dubbio il tutto. Il che mi scazza e non poco!

Nel frattempo io e la Nostra creativa Hika, discutevamo sulle risposte che il servizio clienti mi rifilava, scoprendo che anche alcuni suoi materiali avevano subito cambiamenti a dir poco radicali (materiali tutti provenienti dal suddetto sito).


 Componenti metalliche argentate.. ex argentate dato la colorazione che hanno assunto. Orecchini che Hika teneva riposti in una scatoletta.

La pietra a sinistra è arrivata così dal sito, Hika infatti ha preferito tenere questi orecchini per se.

 Anche in questo caso la minuteria metallica ha assunto varie colorazioni.


Anche Hika decide così di scrivere al servizio clienti, ricevendo praticamente le stesse risposte.. tranne una! Perles dichiara apertamente di vendere materiale di fatturazione Cinese, ma non in tutte le descrizioni dei prodotti questo viene segnalato! Per di più, omettono un fattore importante (importante per chi compra, quindi paga!); dichiarano che i prodotti di fatturazione Europea hanno un costo più alto (10 volte tanto, addirittura!), rispetto a quelli Cinesi, ma se si và a controllare, la dove la provenienza viene segnalata, ci si rende conto che il costo è identico per entrambi i prodotti. 1.40€ per 3 paia di monachelle Europee (argento brunito) e 1,40€ per 3 paia di monachelle Cinesi (acciaio inox).

Tratto da una mail inviata dal servizio clienti ad Hika:

Riguardo agli orecchini, hai usato del materiale cinese acquistato presso di  noi in agosto 2010…
 Non puoi avere un’ottima qualità con questo livello di prezzi, devi optare per componenti fabbricati in Europea, ma che sono quasi 10 volte più cari.


Quindi, dov’è l’eventuale convenienza?! O dove si trova l’eventuale differenza?! Nel fatto che in una venga segnato Free Nichel e nell’altra no?!
Ma non finisce qui..
Hika dovendo ordinare da quel sito per una sua amica, decide di includere nell’ordine una catenina.. guardate un po’ come questa catenina è arrivata!



La catenina è arrivata così dal sito! E’ di tre colori differenti; nera, ramata e argentata (il colore di base della catena!).
Vista la situazione, le è stato assicurato un re invio della merce. L’errore a questo punto è loro, ma non si sono resi conto prima di come era ridotta?
E’ logico che in questo sito, l’unica cosa in cui hanno interesse è il guadagno. Se poi una persona preferisce ordinare una cosa, piuttosto che un’altra, affari suoi! Loro mettono le mani avanti con una breve (o nulla) descrizione del prodotto, se poi questo tende a modificarsi nel tempo, la risposta è e sarà sempre quella. (vedi le risposte che han dato a noi! Per non ripetermi :D)

Arriviamo, quindi, alla conclusione.
Io, ufficialmente, chiudo i rapporti con questo sito, la loro serietà (per me) è pari alla loro stampa “arrugginita”.
Fortunatamente non è l’unico sito presente sul web, molti altri siti offrono gli stessi (o quasi) materiali a prezzi anche più bassi!

Se anche voi avete avuto problemi simili, fatevi sentire! Scrivete loro una mail di lamentela, perché è un vostro diritto, avete pagato della merce, che essa sia Cinese o Europea. Ma non aspettatevi risposte di scuse, dispiacere o altro.. perché ricordatevi, se il materiale si deteriora col tempo, sarà solo colpa vostra ;) (ovviamente questa si chiama ironia).

Da Sarotta e Hika questo è tutto!

Alla prossima!